Conosciamo le tagesmutter: è il turno di Tiziana!
Presentiamo le collaboratrici: è il turno di Tiziana e del suo contesto a Castrezzato (BS)

Qual è il tuo primo approccio con una famiglia utente?
Mi presento dando informazioni generali sulla mia famiglia. Chiarisco poi che non è un servizio d’istruzione, bensì di conciliazione: il nostro obiettivo è il benessere del bambino attraverso una collaborazione trasparente e sincera tra tagesmutter e famiglia.
Cosa ti ha spinto a diventare tagesmutter?
A spingermi è stata la voglia di ritornare a lavorare in un settore a me affine, quello dell’infanzia, nel quale mi sento a mio agio avendo la possibilità continua di mettermi in discussione e riflettere sul mio agire.
Quali sono le tue passioni e cosa ti piace fare con i tuoi piccoli ospiti?
Mi piace leggere e cucinare: questo mi permette di proporre ai miei piccoli ospiti belle attività da svolgere in casa, ad esempio preparare tutti insieme la merenda. Ho un cane ed un gatto e cerco di coinvolgere i bambini anche nel prendersi cura di loro.
Amo trascorrere del tempo nella natura, anche facendo camminate. Prendermi cura del mio giardino è una grande passione e con i bambini trascorro molto tempo all’esterno.
Per ultimo, ma non per importanza, adoro praticare yoga.
Cosa metti di tuo nella crescita dei piccoli ospiti?
Nella loro crescita metto la gentilezza, la dolcezza e una punta di determinazione.
Quale luogo della tua casa ha ricevuto più attenzioni per diventare accogliente per il servizio?
Ritengo non ci sia un luogo bisognoso di più attenzioni, ma che sia l’insieme degli spazi a creare quel luogo pensato per accogliere consapevolmente i bambini.
In che modo essere tagesmutter ha modificato il tuo approccio con i bambini?
Ho imparato a rispettare i tempi dei bambini nella loro unicità, senza aspettative o pregiudizi. Non voglio direzionarli in percorsi precostituiti, ma offrire loro gli strumenti necessari per provare e riprovare a fare da soli.
Essere tagesmutter mi ha aiutata ad aumentare la mia capacità di ascolto verso l’altro e mi ha fatto capire la necessità di non omologarmi, ma di affidarmi al mio sentire.
In che modo la formazione ti aiutano nel vivere il tuo lavoro?
La formazione iniziale mi ha dato competenze indispensabili per lavorare. Invece la formazione permanente fornisce stimoli e la possibilità di migliorare, cercando nuove modalità educative e strategie alternative da mettere in campo in caso di criticità.