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La Tata sospende le attività dello studio ostetrico

Il 2020 sarà ricordato come un anno non semplice, che ha interrotto anzitempo molti progetti. Tra di essi, purtroppo ce n'è anche uno de La Tata: dopo sei anni vengono sospese a tempo indefinito le attività dello Studio ostetrico Erica.

 

La decisione era nell'aria, come spiega Laura Donà, presidente della cooperativa: «Dal cambiamento delle esigenze personali delle singole professioniste coinvolte, che teniamo a ringraziare sentitamente per l'estrema professionalità dimostrata in questi anni, è mutata la fattibilità del progetto. Sulla qualità dello stesso non potevamo più avere le garanzie ritenute indispensabili per portare avanti le nostre attività».

 

Lo studio è nato nel 2014 dalla collaborazione tra La Tata e alcune professioniste che, con il loro entusiasmo e la loro competenza, hanno presentato una proposta che ha convinto la cooperativa, da sempre aperta a nuove idee di chi ha spirito cooperativistico e di collaborazione, ad avviare un progetto in tal senso. Il nome scelto, "Erica", simboleggia la vita, l’empatia e le buone relazioni, secondo una filosofia che mette al centro la donna in una visione olistica a 360 gradi.

 

Nel corso degli anni Erica è diventata un punto di riferimento per decine di donne, di coppie e di famiglie, tramite consulenze e corsi mirati al benessere femminile. Durante il proprio sviluppo, lo studio ha organizzato meeting rivolti al pubblico intitolati "Erica in festa", composti da momenti informativo-divulgativi, laboratori e consulenze. Per un periodo, oltre alla sede di S. Martino Buon Albergo e al servizio a domicilio, lo studio ha avuto anche altre sedi a Verona e Bosco Chiesanuova.

 

La sospensione delle attività è una decisione presa a malincuore, dopo che La Tata ha cercato una soluzione alternativa: «L'esperienza vissuta finora con lo studio ostetrico è stata comunque intensa - continua Donà - e ha portato a La Tata una grande ricchezza in termini di relazioni e di nuove conoscenze. Ha dato modo di connettere i bisogni dell'utenza con le risposte disponibili all’interno dei vari servizi: questo è uno degli obiettivi della nostra cooperativa e per questo non consideriamo l'esperienza definitivamente chiusa».


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