Domani, 30 novembre, la Cooperativa La Tata chiuderà un cerchio: alle ore 11 nella Sala consiliare del Bosco Chiesanuova si terrà la consegna degli attestati del corso di formazione per assistenza domiciliare e cura, svoltosi nel capoluogo della Lessinia durante la primavera scorsa.
La progettazione di questo percorso, che ha l’obiettivo di formare figure che possano dedicarsi in maniera professionale al lavoro di cura, è partita più di un anno fa. «Lo scopo principale della nostra proposta – spiega Laura Donà, presidente de La Tata – risiede nella voglia di cambiare il pensiero comune circa la cura della persona, che nel nostro contesto culturale è spesso affrontata nell’urgenza e nella ricerca di una tempestività dell’intervento, talvolta a discapito della qualità dello stesso. In realtà, continua Donà, questo ambito mette in gioco nel concreto valori, persone, relazioni e competenze e quindi necessità della possibilità di un tempo dedicato».
Il Comune di Bosco Chiesanuova è stato il primo ente ad affidare a La Tata l’incarico di proporre alla cittadinanza il percorso, composto da una selezione, da una serie di lezioni frontali con esperti di diversi aspetti circa l’ambito dell’assistenza e della cura, da un periodo di tirocinio formativo e da un esame finale. La consegna degli attestati chiuderà questa prima esperienza con un momento di restituzione e bilancio tra ente e cooperativa, ma anche di ricongiungimento con le frequentanti di un percorso che, visti i risultati, si prepara ad essere mutuato su altri territori.
Lorenza Corradi, assessore del Comune di Bosco Chiesanuova con delega a politiche sociali, spiega le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione locale ad attivare il percorso: «Negli ultimi anni abbiamo riscontrato sul nostro territorio un aumento costante di persone anziane non sempre in grado di gestire la loro quotidianità in autonomia che vivono da sole. Da qui l’esigenza di attivare un corso rivolto a tutte quelle persone che desiderassero mettere a frutto le loro capacità umane, dando loro una preparazione specifica per assistere persone bisognose di appoggio e compagnia nelle loro attività di tutti i giorni».
Tale iniziativa è vista anche in ottica strategica, come spiega Corradi: «Avere sul territorio delle figure professionali significa per noi consentire alla persona anziana di rimanere il più a lungo possibile in un ambiente che conosce, quello di casa, che molto spesso è restia a lasciare. Ci consente inoltre di individuare e prevenire situazioni di rischio, bisogno e fragilità emergenti che, se trascurate, potrebbero avere una ricaduta negativa familiare e sociale. Da ultimo, ma non meno importante, con questo percorso abbiamo voluto creare delle opportunità di lavoro flessibile e professionale per i nostri cittadini e cittadine».
Circa l’esperienza condotta a Bosco Chiesanuova, Laura Donà chiude con una panoramica dei profili incontrati nell’arco delle lezioni: «Durante Il percorso abbiamo conosciuto donne determinate a dare una base teorica alle esperienze lavorative già fatte, ma anche figure desiderose di trovare uno sbocco lavorativo. La nostra ferma intenzione è stata di proporre un sentiero in pieno “stile Tata”, per dare modo alle persone di crescere sotto ogni aspetto, all’interno di un piano di relazioni non verticistico bensì orizzontale. Abbiamo buoni auspici affinché il corso venga riproposto nel 2020 a Bosco Chiesanuova ed in altri comuni con necessità analoghe».

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