(14/08/2019)
Riuscite ad immaginare una città dove l’unico cibo sia la pizza, accanto ad una in cui c’è un vulcano e gli abitanti sono sempre in guerra? Una città su due livelli, simile a quelle descritte nei racconti di fantascienza, accanto ad una abitata soltanto da folletti, con maschi e femmine separati tutto il tempo ma che si incontrano per giocare assieme?
Qualcuno penserà che tutta questa fantasia arrivi da J.R. Tolkien, da Roald Dahl oppure addirittura da Philip K. Dick… e invece ad inventare una tale commistione di realtà sono stati i bambini di “E...state in allenamento”, guidati dalla sapiente regia dell’educatrice Federica Brugnoli.
Nel giugno 2018, sulla scia del servizio di Grezzana, venne deciso di sperimentare anche a “E...state in allenamento” di Cerro Veronese la via dei laboratori. Una mattina a settimana c’erano i tanto amati (oppure odiati) “lavoretti”, che permettevano di sfogare la propria creatività e magari portarsi a casa qualcosa di carino da mirare e rimirare.
Due mesi fa, invece, l’intuizione di Federica fu alquanto ambiziosa: perché puntare a tante opere individuali ed autoconclusive?
Così è partito il progetto “Le nostre Città invisibili”, ispirato alla narrativa di Italo Calvino. I bambini del centro estivo, di settimana in settimana e con gruppi di lavoro sempre diversi, hanno operato assieme per ideare, progettare e costruire dei nuclei urbani del tutto originali, senza che la fantasia venisse troppo frenata.
Carta, polistirolo, cartone, pennarelli, tempere, colla, oggetti di plastica e sagome di carta, pigne e sassi, fil di ferro e spago… il mix di materiali, molti dei quali di riciclo, ha partorito forme sempre diverse, tanto utopiche quanto suggestive.
Il risultato è stata una megalopoli di 12 città – sette dei gruppi di Bosco Chiesanuova, cinque di Cerro Veronese – che è stata esposta nei due comuni nella prima metà di agosto.
Nel capoluogo della Lessinia i visitatori hanno dovuto cercare le varie città con le relative storie, girando per piazze e vie del centro. A Cerro Veronese invece si è verificata un’occasione più unica che rara, giacché le cinque città sono state esposte, tutte assieme, sul tavolone della biblioteca comunale!
Senz’altro i piccoli creatori non pensavano di poter modellare concretamente, a proprio piacimento, paesaggi e palazzi, ponti e castelli… e viene da sorridere al pensiero di quanto, in fondo, sia facile e divertente farlo.




Scrivi commento