Oggi ospitiamo le parole di Marilena, che ha curato per il secondo anno consecutivo "Laltrocampo", camp alternativo per ragazzi in età 8-12.
Sono tornata da pochi giorni dal campo in Lessinia, giorni che sono serviti per ripensare all’esperienza e considerarla “dall’esterno”, con più calma e lucidità.
Il tempo è stato sempre bello e caldo, ci ha permesso di svolgere le attività in programma all’aperto. I ragazzi sono cresciuti rispetto allo scorso anno e alcune volte non è stato così semplice coinvolgerli. Il gruppo, composto da dodici ragazzi tra gli 8 anni e i 12 anni, era formato da nove femmine e tre maschi.
Il tema del campo, "Il Guerriero gentile", è stato declinato nelle varie proposte di gioco e attività, fin dal gioco conoscitivo iniziale. Le attività a tema hanno visto la realizzazione degli stemmi personali e la costruzione del castello, con l'impiego di varie competenze manuali e di socializzazione. La parte artistica, ideata e diretta da Ilaria, ha portato alla realizzazione di coloratissime vetrate in cartone e carta crespa, con soggetti inerenti al tema del campo.
Non siamo rimasti per nulla fermi nel luogo del campo, anzi. Abbiamo ospitato due ragazzi, esperti di corsa e trekking nei boschi, che ci hanno accompagnato per circa un’ora lungo sentieri, prati e tratti di bosco nei dintorni. Abbiamo visitato la rinnovata sala civica di Lughezzano, che ospita una mostra in tre sezioni: i trenini elettrici antichi e moderni, la lavorazione della selce, la vecchia scuola del paese. I ragazzi sono anche tornati indietro nel tempo, cimentandosi nella scrittura con pennino e calamaio.
Abbiamo compiuto un'uscita a piedi di tutto il giorno verso Cerro Veronese, con pranzo al sacco, sosta gelato e un lungo momento di gioco ed esplorazione. Le sere sono state il momento perfetto per aprire le porte alla suggestione, con due uscite con le torce per distendersi ad ammirare le stelle dalle alture della Lessinia, ma anche, più semplicemente, per guardare assieme un film fantasy.
Come previsto, i ragazzi si sono divertiti nei laboratori di cucina e nel servizio, per aiutare a riordinare e pulire gli spazi comuni.
È stato volutamente lasciato tempo libero, nel quale ognuno poteva dedicarsi al gioco all’aperto o in salone, ai giochi in scatola o semplicemente alle chiacchiere. Non era nostra intenzione organizzare ogni attimo della permanenza, perché abbiamo voluto dare modo ai ragazzi di pensare, inventare, creare e… annoiarsi. Per alcuni è stato difficile confrontarsi con sé stessi, dover pensare a cosa fare, non ricevere proposte dall’esterno. Ciò che ci è piaciuto è che i genitori abbiano compreso e apprezzato questa modalità.
Detto questo... Non ci resta che darci l'arrivederci ed iniziare a progettare Laltrocampo 2020!
Marilena





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