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La Tata è con Impacta, per l'inclusione nel mondo lavorativo

Il 31 maggio scorso, nella ex chiesa di S. Pietro in Monastero, La Tata è stata parte attiva nella presentazione di un progetto a cui tiene molto.

Si chiama Impacta, ha partecipato al bando "Valore e territorio" di Fondazione Cariverona, ed è una proposta di Quid, cooperativa sociale che si occupa della produzione di capi di abbigliamento ed accessori con eccedenze industriali, impiegando persone svantaggiate, tra cui molte donne.

 

La considerazione di partenza è che il mondo del lavoro italiano è fra i meno inclusivi d'Europa. La scarsa propensione all'includere genera così povertà, emarginazione sociale e lavoro nero. Lo scopo di Impacta è, come suggerisce il nome stesso, avere un vero e proprio impatto sulla società.

Sempre più spesso si sente parlare di come l'imprenditoria possa portare valore nell'ambito sociale. In tal senso Impacta scompone l'inserimento nel mondo del lavoro in cinque azioni distinte: accompagnare, includere, formare, misurare e raccontare. Ciascuna di esse è in grado di trasformare i limiti in punti di partenza.

 

Il contributo di La Tata all’interno del progetto, nella persona della dott.ssa Fabia Catalano, prevede lo sviluppo di un sistema di supporto psicologico e di implementazione del benessere psico-emotivo-relazionale sul luogo di lavoro, mediante spazi settimanali dedicati a colloqui individuali di ascolto, accompagnamento e supporto psicologico, con particolare attenzione alle persone in fase di inserimento lavorativo; workshop settimanali su temi che spaziano dalle soft skill – dalla puntualità all'autostima – al benessere personale; attività di formazione, supervisione e supporto psicologico rivolti al personale responsabile; attività di team building inclusivo.

 

Il valore di questa esperienza è certamente replicabile in altri contesti: permettendo una creazione capillare di luoghi lavorativi in cui persone vulnerabili possano trovare anche un supporto psicologico personale da un lato, e dall'altro coordinatori e manager possano acquisire e potenziare competenze per una gestione inclusiva delle risorse umane.

La rete, oltre a Quid e La Tata, è composta anche da Comunità Papa Giovanni XXIII, l'associazione D-Hub, Verona FabLab ed Economics Living Lab dell'Università di Verona.


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